“Su Cava Fornace si stanno muovendo tutti, tranne il Sindaco di Montignoso e Regione Toscana. Mi sembra che siano ancora in vacanza“: questa la denuncia di Andrea Cella, Presidente della Commissione di Controllo di Cava Fornace e Consigliere Comunale Lega Nord a Montignoso. “Da maggio ho richiesto audizione in Consiglio Regionale per esporre varie problematiche che riguardano la gestione attuale della discarica. Sempre a maggio la commissione di controllo ha firmato all’unanimità (presenti tutti i capigruppo consiliari) un documento con richieste ben precise a Sindaco e Regione Toscana. Da quella data nulla si è mosso, nonostante le successive manifestazioni dei comitati e denunce pubbliche. Quella di ieri di un comitato turistico è l’ennesima denuncia di immobilismo e poca trasparenza che viene collezionata dall’amministrazione montignosina: a dir la verità anche in consiglio comunale sono state fatte promesse, come lo stanziamento di fondi a disposizione della commissione di controllo per effettuare verifiche tecniche, ma non sono mai stato convocato dal Sindaco per avere riscontro a tali promesse. Di fatto ad oggi la commissione di controllo non ha avuto le risposte dovute, percui la prossima settimana convocherò una nuova seduta in cui proporrò decisioni drastiche per farci sentire e rispettare come si addice ad un organo istituzionale di controllo. Convocherò anche rappresentanti dei comuni limitrofi di Pietrasanta, Seravezza e Forte dei Marmi, dato che tali amministrazioni si stanno dimostrando molto più ricettive ed attive di quella montignosina per quanto riguarda la problematica della discarica di Cava Fornace. Ricordo che le autorizzazioni prevedono il 70 per cento in volume di materiali inerti, ma si è passati dal 62,3 per cento del 2013 al 42,67 per cento del 2015; in una relazione Arpat ha inoltre evidenziato il 56,62 per cento di rifiuti contenenti amianto a fronte del 30 per cento prescritto. Sono state trovate fibre aerodisperse nell’area di carico e scarico, seppur sotto i limiti di legge. C’è discrepanza tra autorizzazione e conferimenti: Arpat indica le quantità in peso, mentre le autorizzazioni definiscono i limiti in volumi rendendo difficile capire quanti rifiuti arrivano a Cava Fornace. I monitoraggi delle acque sotterranee e dei piezometri pz10 e pz5 hanno rilevato lo sforamento del paramento triclorometano. Sono assolutamente necessari: il potenziamento dei controlli, il posizionamento di una centralina di monitoraggio permanente delle fibre di amianto, una nuova Valutazione di Impatto Ambientale oltre alla verifica del rispetto del versamento delle royalties dovute dai gestori della discarica al comune di Montignoso.”