Sono scaduti ieri gli avvisi esplorativi per individuare operatori economici a cui affidare in concessione, solo per la stagione balneare 2017, le due spiagge libere attrezzate di Cinquale “lotto 1 – arenile A”, “lotto 2 – arenile B” e il “lotto 3 – punto ristoro”. Nel frattempo, il Comune di Montignoso preparerà un nuovo bando per la concessione delle spiagge di dodici anni, come quello andato deserto. L’amministrazione è stata costretta a fare un passo indietro rispetto al mega bando in cui i lotti A e B venivano riuniti per ripristinare quello che è indicato sul piano dell’arenile. Dopo la procedura andata deserta per l’affidamento dei lotti A+B, una basa d’asta di 900 mila euro per 65 metri di litorale, l’amministrazione ha trovato la soluzione della gestione temporanea che, poi, è quella anticipata tempo fa dal sindaco Gianni Lorenzetti e, probabilmente, l’unica strada possibile essendo già metà maggio. L’assegnazione, però, non viene fatta su incarico fiduciario, come ipotizzato inizialmente, ma tramite una manifestazione di interesse per la gestione delle spiagge e del punto ristoro dal 1 giugno 2017 al 31 ottobre 2017. Le spiagge pubbliche di Cinquale sono quasi svendute purché qualcuno le gestisca e nelle casse comunali entrino i canoni di concessione: il punto ristoro viene assegnato con 5 mila euro e le due spiagge su una base di gara pari a 25 mila euro ciascuna, al rialzo, con un valore della concessione, per la durata della gestione prevista di 5 mesi, di 88 mila euro. «Queste manifestazioni di interesse sono una sconfitta pesante dell’amministrazione – attacca Andrea Cella, consigliere comunale Lega Nord – a questo punto non si poteva pensare al altre ipotesi per non perdere la stagione balneare, ma l’affidamento temporaneo per la stagione 2017 va contro le volontà politiche più volte manifestate dal sindaco di unire i lotti A e B e sanare una situazione irregolare». Di provvedere ad una gara pubblica Cella lo aveva chiesto ad inizio anno, motivo per cui non giustifica questo «pasticcio» dell’amministrazione: «questa è una situazione figlia delle scelte scellerate della giunta Lorenzetti e del fatto di aver emanato un bando troppo tardi. Oltretutto chi ha partecipato, si vede quasi beffato viste le condizioni più che vantaggiose con cui vengono assegnati i due lotti».