IL TIRRENO – L’opposizione montignosina ha disertato il consiglio comunale di ieri sera convocato «in maniera non regolare perché non deciso dalla conferenza dei capigruppo: «Una carnevalata». Sono un fiume in piena i consiglieri Settimo Del Freo, Angela Bertocchi e Massimiliano Bandini di Montignoso Democratica, Andrea Cella della Lega Nord e Paolo Lenzetti del Movimento 5 Stelle che hanno spiegato le motivazioni della loro scelta. «I capigruppo decidono l’ordine del giorno, il giorno e l’orario, ma per l’ultima seduta questo passaggio non c’è stato. Giorni fa erano stati stabiliti gli argomenti da discutere lo scorso 23 febbraio; quel consiglio comunale non si è tenuto perché mancavano alcuni atti relativi agli argomenti in programma, salvo poi inviare una nuova convocazione cambiando i temi», motiva la minoranza aggiungendo che l’annullamento del consiglio «è stato comunicato solo telefonicamente». Così, se la conferenza dei capigruppo aveva deciso di parlare delle carte di pericolosità idraulica e geomorfologica del territorio, della variante al Regolamento Urbanistico per “attività produttive” e dell’integrazione della commissione di controllo Cava Fornace con rappresentanti di comuni limitrofi. E invece, fanno capire dall’opposizione, oltre alla presentazione di atti su Co.imp.re, Cava Fornace e il bando comunale per la gestione delle spiagge libere, nel nuovo ordine del giorno è rimasta solo la modifica della commissione di controllo a cui si è aggiunta l’approvazione della bozza di convenzione per l’accoglienza, promozione, manutenzione degli itinerari della via Francigena. Secondo Montignoso Democratica, Lega Nord e Movimento 5 Stelle quindi, da regolamento si sarebbe dovuta riunire una nuova conferenza dei capigruppo prima del consiglio di ieri. «Il sindaco Gianni Lorenzetti è contravvenuto alle norme e noi non ci stiamo», attacca Del Freo a cui fa eco Cella: «È una pagliacciata, visto che è carnevale il sindaco si vesta con un velo pietoso. L’opposizione rappresenta il 51% dei montignosini, ma Lorenzetti prende decisioni come fossimo in monarchia». «Il doppio incarico di sindaco e presidente della Provincia lo distrae; questa amministrazione manca di trasparenza, pianificazione e ci sono dubbiosi conflitti di interesse. Lorenzetti si dimetta», dice il grillino Lenzetti. «Tanto rumore per nulla», replica il primo cittadino, «la conferenza dei capigruppo aveva stilato cinque punti di cui due di urbanistica, ma il consiglio è stato rimandato per mancanza di documentazione; quelle due tematiche sono state tolte e mantenute le altre». Per altre ragioni motiva invece secondo il parametro dell’urgenza e del rischio di perdere i fondi. «Ho aggiunto un punto urgente, il sindaco ne ha facoltà, per la convenzione sulla via Francigena: tutti i comuni della Provincia dovevano approvarla entro il 28 febbraio per non perdere finanziamenti. Mi pare una buona ragione». L’opposizione accusa ancora: «Pochi i consigli comunali e le commissioni consiliari. Quella urbanistica non si è mai riunita e siamo indietro con il piano strutturale», dicono Del Freo, Cella e Lenzetti. Di diverso avviso Lorenzetti: «C’è la commissione assetto del territorio e urbanistica che si riunisce ogni volta che ce n’è bisogno ed una commissione urbanistica esterna che non si è mai riunita perché è più tecnica e specifica». In consiglio comunale, la minoranza avrebbe presentato una serie di interpellanze e mozioni anche sul fallimento di Co.imp.re e lavori mai realizzati dal consorzio e su Programma Ambiente Apuane, gestore di Cava Fornace, da cui l’amministrazione avanza circa 300 mila euro, ma per cui «la società ha raggiunto con il sindaco un accordo per una nuova convenzione prima di eseguire ogni pagamento e riconoscere ogni debito nei confronti del Comune».
LA NAZIONE – BUFERA a Palazzo Comunale a Montignoso in occasione del consiglio comunale indetto per ieri sera. La minoranza ha disertato l’incontro. I consiglieri di Lega Nord, M5S e Montignoso Democratica non hanno partecipato alla seduta che si è quindi è svolta senza la partecipazione dei consiglieri di minoranza che hanno disertato l’assemblea indetta dal sindaco Gianni Lorenzetti e dalla maggioranza. Una pacifica manifestazione di protesta per far sentire la voce dell’opposizone all’amministrazione Lorenzetti. Andrea Cella, consigliere della Lega Nord, interviene e spiega: «Il sindaco Lorenzetti e la sua maggioranza non hanno tenuto conto della conferenza dei capigruppo. Questo atteggiamento, se voleva essere uno scherzo di Carnevale (ieri era martedì grasso, ndr) è stato uno scherzo di pessimo gusto. La politica è una cosa seria. Riteniamo che il consiglio comunale di stasera (ieri per chi legge, ndr) sia illegittimo». Andrea Cella entra nel merito e spiega: «E’ stata convocata la conferenza dei capigruppo per decidere l’ora, la data del consiglio e ordine del giorno. Il consiglio è stato annullato ed è stato deciso un consiglio comunale che non ha tenuto conto della conferenza dei capigruppo che è stata superata dalla volontà della maggioranza. Per noi il consiglio comunale è illegittimo. Ci appelliamo al segretario comunale che ha una posizione di garanzia e che dovrebbe tenere conto della situazione. Chiediamo anche che i consigli comunali siano indetti più spesso per esaminare questioni importanti per il territorio comunale. Faccio alcuni esempi: penso al piano strutturale, ai bagni comunali e alla situazione del polo commerciale della Renella e di emergenze ce ne sono anche altre. A nostro avviso, infine, gli atti del consiglio di stasera sono da considerarsi nulli, perché la conovazione non è passata dalla conferenza dei capigruppo». La polemica politica imperversa.