Il consigliere comunale della Lega Nord, Andrea Cella, si improvvisa “mago” e svela chi vincerà l’avviso di selezione per il conferimento dell’incarico di responsabile dell’area 2 Servizi sociali – pubblica istruzione e servizi demografici del Comune di Montignoso. Di fronte a noi, ha scritto nome e cognome su carta intestata; il foglio è datato e firmato, inserito in una busta chiusa rimasta in nostro possesso che sarà aperta solo quando l’iter sarà terminato e il sindaco Gianni Lorenzetti ufficializzerà l’assunzione. E mentre sono iniziati i colloqui, pochi a detta del consigliere, il nome del futuro dirigente circola in città e negli ambienti di lavoro da diverso tempo. Il consigliere racconta che «già prima di Natale la persona in questione, che arriva dal comune di Massa, iniziava a prendere confidenza con le questioni montignosine, creando alcuni disagi per i dipendenti». Il bando, scaduto lo scorso 22 febbraio, è per un contratto a tempo determinato, 36 ore settimanali, fino al 31 dicembre 2017 con possibilità di proroga solo fino alla scadenza del mandato del sindaco. E «la procedura ha finalità comparativa e non assume caratteristiche concorsuali».Specifici i requisiti richiesti tra cui la laurea in gestione delle politiche e dei servizi sociali e cinque anni di lavoro nella pubblica amministrazione, preferibilmente nel settore sociale con esperienza nella progettazione e rendicontazione di progetti regionali, ministeriali ed europei. I candidati saranno valutati da un’apposita commissione nominata dal Segretario Comunale, ma la parola finale spetterà al sindaco visto che”l’assegnazione dell’incarico avverrà con proprio decreto”. L’assunzione di un funzionario per il settore sociale a Montignoso si è resa necessaria dopo il trasferimento improvviso, lo scorso luglio, in un altro ufficio di Matteo Vagli, dirigente sotto la giunta Buffoni ed inserito dal sindaco Lorenzetti nel programma di mandato, salvo poi affidargli altre mansioni. Secondo Cella “Vagli aveva firmato due ordinanze di sgombero per due cittadini italiani che non avevano più i requisiti per occupare un alloggio popolare, ma quelle ordinanze sono state revocate dall’amministrazione «dopo un colloquio con il sindaco”. La politica è entrata in questioni tecniche e ne ha fatto le spese l’ex dirigente». Nel frattempo in questi mesi, il settore sociale è stato affidato ad interim al funzionario del bilancio; ora c’è bisogno di un dirigente che segua l’Area 2 Servizi ai cittadini perché per il comune si avvicinano scadenze importanti come il nuovo bando per le case popolari, già passato in commissione e che dovrebbe essere pronto entro la fine di marzo. Cella continua: «Il sindaco Lorenzetti poteva scegliere a chi affidare l’incarico, senza la necessità di alcuna selezione ed avrebbe fatto figura migliore; questo bando è una presa in giro e una perdita di tempo sia per chi ha partecipato sia per gli uffici comunali che lo hanno predisposto. Il nome si vocifera da mesi; se la persona assunta non sarà quella da me indicata avrò vinto perché significa che l’amministrazione è dovuta correre ai ripari».