Il Presidente della commissione di controllo della discarica di cava fornace, Andrea Cella, torna sulle recenti dichiarazioni rilasciate dalla società Programma Ambiente, che gestisce il sito e vorrebbe scaricare in fognatura il liquido percolato originato dalle piogge e dalle operazioni in discarica: “Attualmente tale liquido viene raccolto in apposite vasche e poi portato via con autobotti. Si può affermare che lo scarico in pubblica fognatura del percolato della discarica non sia stato mai avviato veramente: ci fu comunicato da GAIA che la valvola di intercettazione fu chiusa in data 29/08/16 e non più riaperta, mentre Programma Ambiente ci scrisse che la decisione fu presa in via cautelativa. La motivazione fu la preoccupazione per l’alta concentrazione di solfati, che si avvicinavano al valore limite di concentrazione permesso. Preso atto della volontà di riaprire gli scarichi, ho già richiesto copia di tutta la documentazione prodotta dal gestore idrico, al fine di capire se oggi l’impianto fognario sia in grado di reggere l’impatto e la mole del liquido percolato della discarica. Non stiamo parlando di acqua fresca, ma di un un refluo con un tenore più o meno elevato di inquinanti organici e inorganici, derivanti dai processi biologici e fisico-chimici all’interno delle discariche. Più che legittimo porsi interrogativi, alla luce del fatto che l’impianto di scarico è stato realizzato 4 anni fa e mai utilizzato, mentre ora magicamente qualcosa è cambiato nelle intenzioni dei gestori. Invito quest’ultimi a modulare a loro volta il tono comunicativo: non è certo minacciando querele che metteranno a tacere le critiche, siano esse legittime o meno. Ricordo loro che l’impianto solleva notevoli preoccupazioni nella popolazione anche perchè sono state rilevate diverse incongruenze nella gestione, riassunte nel decreto dirigenziale della Regione Toscana n. 629 del 23 gennaio 2018. Recentemente la Regione ha comunicato la possibilità di ri-conferire rifiuti contenenti amianto, dopo quasi tre anni di blocco dovuti alle succitate incongruenze. E’ ancor più legittimo quindi per gli enti locali, i comitati e la commissione di controllo vagliare ogni singolo provvedimento o dichiarazione. Se lo scopo dello scarico del percolato in fognatura è, come dichiarato dalla società, ridurre il traffico pesante sull’aurelia, ricordo che lo sforzo può avvenire non solo per i camion che escono pieni di percolato dal sito di discarica ma anche limitando quelli in entrata, contenenti rifiuti. Inoltre non è molto chiaro come proseguirà l’attività, dato che ormai si è raggiunta la quota altimetrica di 43mt sul livello del mare e per andare oltre serve una nuova valutazione di impatto ambientale, dall’esito non certo scontato dato che nel frattempo le norme in materia di stoccaggio di rifiuti sono cambiate. Bene hanno fatto i comuni di Forte dei marmi e Pietrasanta a intervenire sull’argomento con richieste ed indagini puntuali e legittime. Spero che anche il comune di Montignoso si esprima in qualche modo, dato che al momento non ha detto una sola parola in merito.”