Da centinaia d’anni si parla di Agrumi Massesi, ma solo oggi ne è stata fatta una descrizione tecnica.
È senz’altro plausibile ritenere che almeno dal Duecento l’arancio fosse stabilmente presente nella fascia costiera Apuana, sebbene i primi atti documentati risalgano alla prima metà del ‘300. Perfino i Medici chiedono piante degli agrumi Massesi per il loro Giardino di Boboli, anche per le caratteristiche farmaceutiche riconosciute all’epoca all’arancio di Massa. Dagli Statuti di Massa del 1500 si nota che l’estrazione degli agrumi era sottoposta a un pedaggio. Re Alberico I dopo il 1557 provvide a trasferire gli aranci dall’orto malaspiniano del Prado a quello di Camporimaldo, poi denominato pomerio (o pomario, ancora oggi il dibattito è molto acceso) ducale. Gli agrumi venivano utilizzati oltre che in medicina, in profumeria e gastronomia e se ne impiegavano le scorze, il succo e i semi.
Grazie agli studi dell’Università di Pisa, dai limoni e dagli aranci di Massa sono nati dei prodotti unici, una crema viso antirughe con elevate proprietà antiossidanti e olii di oliva agrumati. Le analisi degli olii di oliva agrumati hanno evidenziato la presenza di sostanze dotate di proprietà antinfiammatorie e antistaminiche, utili per contrastare i radicali liberi, potenziare il sistema immunitario e ridurre il colesterolo e la glicemia. Gli olii agrumati possono essere proposti come alternative salutistiche rispetto al burro, alle margarine o agli altri olii vegetali, nelle preparazioni culinarie di alta gamma perché gradevolmente profumati, grazie anche alla ridotta sensazione di amaro e astringente che è associata all’impiego dell’olio extravergine di oliva.
Fino al 2018 il limone e l’arancio massese erano tra i prodotti tradizionali agroalimentari toscani. Nel 2020 la Commissione tecnico-scientifica della Regione Toscana ha dato parere favorevole alla loro ammissione alle cultivar nazionali. Con Decreto Ministeriale, nel 2021 il Limone e Arancio Massese sono state iscritte all’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.