“Il candidato alla presidenza della regione toscana PD Eugenio Giani su Cava Fornace fa un bel pastrocchio” – duro l’attacco del responsabile provinciale e consigliere comunale Lega Montignoso Andrea Cella, che continua così – “Il candidato, accompagnato dal fido scudiero e allievo di taglio nastri Giacomo Bugliani, avrebbe incontrato nei giorni scorsi un imprecisato gruppo di cittadini di Montignoso: spero che abbia incontrato il comitato contro la discarica e non qualcuno che passava di lì per caso! Avrebbe appreso senz’altro di più. Avrebbe dovuto comunque studiare l’argomento in consiglio regionale, dove ha fatto il presidente e in cui, proprio durante la sua presidenza, si sono discusse diverse interrogazioni e due mozioni, votate favorevolmente da tutto il consiglio, compreso il Partito Democratico in cui milita. Durante una di queste votazioni a dicembre 2017, sempre il fido scudiero ed allievo Giacomo Bugliani si scagliò pubblicamente contro la gestione della discarica, facendosi paladino di una celere chiusura: vorrei capire nel vocabolario del PD cosa ci sia scritto sotto la voce CELERE. Sono passati ben 2 anni e mezzo e nessun minimo cenno ne percorso verso la chiusura è stato reso noto. Anzi, l’Assessore regionale Fratoni che se non ricordo male è dello stesso partito di Giani e Bugliani, ha più volte usato vere e proprie “supercazzole” per dribblare malamente il tema. Il candidato pasticcione non dichiara nulla sulla situazione della discarica, arrivata ormai al termine della prima fase di coltivazione di +43mt. sopra il livello del mare, spero gli sia stato detto anche questo. Cosa succederà dopo? A questa domanda avrebbe dovuto rispondere.
Infine si legge in questi giorni una nota stampa scritta non da Giani: bensì dal suo comitato elettorale! Chi sarebbe la penna di questo fantomatico comitato elettorale? Sarà mica che a Giani della questione interessa veramente poco e quindi qualche prezzolato suddito abbia ritenuto opportuno correre a tamponare la falla? Dato che è un candidato dello stesso partito che ha autorizzato, promosso e fatto gestire la discarica di cava fornace da decenni, ormai? L’altra ipotesi può solo essere quella che il candidato non sporca la sua penna per questioni così amene ma manda avanti i propri sottoposti, uno scenario da novella regina Maria Antonietta.”