“Devo purtroppo intervenire riportando alla realtà la giunta comunale Montignosina” – inizia così l’intervento del consigliere comunale Lega Andrea Cella, sulla segnaletica di recente realizzazione su via intercomunale, a confine tra i comuni di Montignoso e Massa. Cella spiega: “Non è sufficiente far pitturare due strisce colorate in terra, per realizzare una pista ciclopedonale: mi riferisco in particolare alle strisce realizzate sopra l’intersezione tra via intercomunale e via del sale. L’articolo 7 del decreto ministeriale n. 557/1999 parla chiaro: la larghezza minima della corsia ciclabile deve essere pari ad 1,50mt. e deve esserne indicato il senso di marcia, che per le corsie ricavate dalla carreggiata stradale deve essere unico e concorde a quello della corsia contigua destinata ai veicoli a motore. Inoltre ricordo al Sindaco Lorenzetti che la via si chiama intercomunale proprio perchè è divisa fra i comuni di Massa e Montignoso: prima di realizzare qualsiasi tipo di opera che modifichi il corpo stradale o il tracciato è necessario il nulla osta del comune di Massa, ma non è stato presentato nulla da parte dell’Amministrazione montignosina. Tale disposizione è ribadita da una convenzione sottoscritta dai due comuni per la gestione della strada in data 27 novembre 2002 e che prevede una durata di anni 10 rinnovabili tacitamente (e quindi tutt’ora in vigore fino almeno a novembre 2022 o a disdetta di una delle due parti).
Inoltre i problemi di traffico sono lontani dall’essere risolti in una strada a doppio senso e densamente trafficata in periodo estivo come quella: le biciclette che vanno da monti verso mare si contendono come sempre la carreggiata con le automobili, mentre in senso opposto pedoni e bici devono dividersi il poco spazio a disposizione rischiando anche di invadere facilmente la carreggiata dove transitano i mezzi a motore, perchè non vi è alcun tipo di spartitraffico ma solo, per l’appunto, due righe di segnaletica a terra. Ricordo a Sindaco e Giunta che queste decisioni non si concordano tra uno spritz e l’altro, seduti al bar cinqualino da loro prediletto. Non mi risulta nemmeno che il Centro Commerciale Naturale di Cinquale sia stato avvertito o coinvolto in questa scelta. L’invito alla Giunta montignosina è quello di condividere di più le scelte con le realtà cittadine, in questo modo probabilmente il risultato finale sarebbe stato migliore.”