“37 anni senza un nuovo regolamento urbanistico a Massa; dal 2010 chiuse 520 imprese e 3000 nuovi disoccupati nel comparto edilizio provinciale. I dati evidenziati dalla Camera di Commercio sono allarmanti e indicativi della malagestione del nostro territorio da parte dell’area politica di centro sinistra, che lo ha sempre governato senza nemmeno essere in grado di fornire adeguati strumenti urbanistici. Per questo è necessario che le forze alternative al centro sinistra si ritrovino dietro a un programma condiviso e sostengano un candidato a Sindaco vincente.” – comincia così l’appello del Segretario Provinciale del carroccio Andrea Cella diretto alle forze politiche massesi. Cella continua – “Bisogna assolutamente evitare la dispersione di energie provocata in passato, perché ora più che mai è importante rivoluzionare l’amministrazione massese. La Lega Nord ha le idee chiare e sta già da tempo radunando cittadini, professionisti e imprenditori dietro alla precisa linea politica rilanciata tutti i giorni da Matteo Salvini ed attuata a Cascina, Arezzo e altre città toscane: prima i massesi per le case popolari, i posti negli asili e i contributi all’affitto, smantellare i campi rom abusivi esistenti ed evitare che se ne formino di nuovi, no ad ospitare nuovi clandestini sul territorio, uscire da enti inutili come l’ANCI e reinvestire tali risorse in misure di sostegno a imprese e artigiani massesi, nuove misure per incrementare la sicurezza dei cittadini supportando il lavoro delle forze dell’ordine.
Tutto ciò non è mai stato fatto a Massa: ora più che mai è estremamente necessario e richiesto da chi paga le tasse. Mettendo al centro l’interesse dei nostri concittadini sono convinto che il centro destra massese possa trovare l’unità. Nei prossimi giorni accelereremo il processo di confronto con Forza Italia, Fratelli d’Italia e forze civiche affinché si possa affrontare la prossima campagna elettorale massese con una coalizione unica. I recenti successi di tale coalizione sul territorio toscano hanno permesso al centro destra di espugnare capoluoghi di provincia come Arezzo, Grosseto e Pistoia. Adesso tocca a Massa.”