Il Segretario Provinciale della Lega Nord Andrea Cella si esprime sul caso di tubercolosi diagnosticata in ritardo al Nuovo Ospedale delle Apuane: “Che il N.O.A. sia carente di mezzi, personale medico-infermieristico e sia stato concepito male ormai è un fatto assodato: il caso di tubercolosi non diagnosticata subito e che quindi ha costretto 100 persone a rischio contagio (fra cui neonati) a subire una profilassi piuttosto invasiva, ne è un nuovo esempio. Comprendiamo la rabbia dei familiari che si dichiarano pronti ad andare in tribunale: sebbene la media dei casi di TBC sia più bassa di quella regionale, è inconcepibile che una persona proveniente da un paese dove l’incidenza della malattia è molto alta non sia stata sottoposta ad un controllo preventivo solamente perchè non ritenuto obbligatorio. Questo è il risultato dei tagli alla sanità compiuti a livello nazionale e regionale congiunto con la malagestione dell’ondata migratoria, che va inevitabilmente a gravare anche sulle risorse a disposizione del nostro sistema sanitario. Da più di un anno ormai come Lega Nord ci battiamo in Consiglio Regionale per una sanità che torni a dare la priorità ai cittadini toscani, proponendo ospedali aperti anche la domenica per eseguire esami o l’erogazione di prestazioni assistenziali non urgenti solo a chi sia in regola col pagamento del ticket. Questo perchè siamo ben consapevoli che l’accoglienza e l’assistenza indiscriminata e finto-buonista farà ben presto collassare l’intero sistema regionale, non solamente a livello sanitario. Valuteremo l’opportunità di presentare una richiesta di chiarimento all’Azienda Sanitaria Locale riguardo la negligenza che ha procurato un rischio di contagio alle 100 persone entrate in contatto con la donna infetta. Intanto nuove risorse vengono spese per la sacrosanta profilassi a tali persone, quando sarebbe stato molto più semplice e sicuro un esame preventivo alla donna malata.”